Una delle novità che arricchiranno l’edizione 2021 di Rassegna Antiquaria, in programma dal 27 novembre al 5 dicembre al Centro Fiera di Montichiari (BS), è la mostra collaterale dal titolo “TRA FUTURISMO ANALITICO E FUTURISMO ANALOGICO: dalle linee di forza di Baldessari all’arte meccanica di Depero”, a cura di Umberto Brusasca.
L’esposizione propone un confronto tra due autori che hanno offerto concezioni del Futurismo quasi agli antipodi e che oggi si confermano al centro dell’attenzione della critica specialistica e del pubblico.
Fortunato Depero, da seguace di Balla, fu tra i maggiori interpreti del Futurismo analogico romano, della ricostruzione futurista dell’universo e dell’apertura alle arti applicate. Sperimenta prima l’astrazione analogica e poi la pratica delle tinte piatte, che abbandona solo nei primi anni Venti quando confluisce nell’area dell’arte meccanica e della pittura plastico-dinamica.
Roberto Marcello Baldessari, invece, fu un attento studioso del Futurismo analitico di Boccioni e poi frequentatore, a Firenze, degli ambienti post-Lacerbiani. Compagno d’avventura di Primo Conti ed Emilio Notte, fece proprie le tematiche vernacolari di Rosai, costruendo la propria cifra stilistica attraverso il lavoro analitico sul volume, le linee forza e il fraseggio cromatico post-divisionista. La sua opera è caratterizzata da un notevole geometrismo anche quando, approdato alla sua fase più matura, rientra in un figurativismo cubo-futurista.
La mostra collaterale “TRA FUTURISMO ANALITICO E FUTURISMO ANALOGICO” proposta nell’ambito di Rassegna antiquaria, dunque, mette a confronto le due anime del Futurismo e vive del continuo fraseggio tra queste due poli, posti non in contrapposizione ma in rapporto dialogico. Da questo continuo raffronto stilistico, emerge la polifonia concettuale e stilistica del Futurismo.